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Obiettivo strategico

INTEGRAZIONE MIGRANTI

La storia di Beni

Beni lavora come OSS in una comunità di Esserci per persone con disabilità. È un’italiana di seconda generazione, afrodiscendente, e ricorda come si è sentita quando è dovuta crescere in un paese lontano dalla cultura della sua famiglia. Avrebbe voluto, a fianco, una persona in grado di guidarla in un momento della vita difficile per tutti. Forse per lei un po’ di più.

È per questo che Beni decide di diventare mentore di un giovane migrante. Lo accompagna nel suo percorso di crescita, a orientarsi rispetto al futuro e a una società non sempre facile da capire.

Lui si chiama Amir, e i due vanno subito d’accordo. Si crea un legame unico, un rapporto di scambio reciproco che non è facile da dire a parole. Ma Beni vuole fare di più, per Amir, diventa tutore volontario (ruolo che rispetto a quello del mentore è più formale).

Amir cresce al fianco di Beni, impara da lei, vorrebbe diventare come lei. E decide di fare il volontario proprio nella comunità in cui lavora Beni, che si occupa di persone con disabilità. In molti paesi dell’Africa la disabilità è vista con superstizione e paura. È per questo che Beni si commuove, quando Amir glielo dice.

Essere autonomia: l’obiettivo dei servizi per persone migranti è il raggiungimento dell’autonomia, attraverso la scolarizzazione, il conseguimento della patente, la formazione professionale, il lavoro, l’abitazione, la salute (intesa non solo come sanità, ma come benessere): non offrire ospitalità, ma gli strumenti perché le persone continuino a camminare da sole e siano incluse realmente nel tessuto sociale. Rimanere dipendenti dei servizi, senza raggiungere l’autonomia, è causa di sofferenza: i progetti sono concepiti come una parte di cammino da percorrere insieme.

 

I progetti di Esserci rivolti a giovani e famiglie migranti:

 

accoglienza di migranti adulti nell’ambito del sistema di accoglienza SAI, Sistema Accoglienza Integrazione (insieme ad altri partner Esserci gestisce circa 260 posti di accoglienza di questo tipo) e nel sistema PIS, Piani di Inclusione Sociale, per persone che hanno già finito il percorso SAI ma non hanno ancora raggiunto l’autonomia;

progetto Teranga, di accoglienza di persone migranti in condizione di vulnerabilità e disagio mentale;

progetti della rete NOMiS (Nuove Opportunità per Minori Stranieri): Casa NOMiS, comunità residenziale per minori stranieri, provenienti sia dal circuito penale che da quello civile; Edu-Stre3t, educativa di strada rivolta a minori stranieri; Paradero, servizio di accoglienza e accompagnamento per giovani e famiglie provenienti dall’America Latina. Un altro servizio per giovani migranti, non propriamente parte della rete ma collegato, è Casa delle opportunità, progetto di residenzialità temporanea per giovani migranti neomaggiorenni, prevalentemente provenienti dal circuito penale, volto al raggiungimento della massima autonomia.

Never Alone, rivolto a tutori volontari: figure che si occupano di affiancare minori stranieri non accompagnati (funzione promossa anche dopo il conseguimento della maggiore età), come ha fatto Beni con Amir.

Essere incontro: lavorare in questa realtà sociale significa incontrarsi a metà strada: esserci insieme. Esserci vuol dire essere partecipi del cambiamento nella vita delle persone: saper stare a fianco, esserci senza giudizio, in un rapporto di reciprocità in cui è richiesto anche un investimento da parte dell’altro. La reciprocità restituisce valore a entrambe le parti. Nel verbo Esserci c’è il modo di saper stare.

A tal fine è promosso l’incontro tra persone, tra servizi e, soprattutto, tra culture.

Essere narrazione: per favorire l’incontro fecondo tra culture e l’inclusione sociale, Esserci lavora anche in direzione di una nuova narrazione delle persone migranti e della loro percezione sociale. L’advocacy [link – definizione: forma di attivismo volto a influenzare le politiche pubbliche e ad allargare i diritti e le risorse per individui e gruppi] è particolarmente importante in relazione ai migranti, spesso invisibili, visibili solo in negativo o con un’ottica pietistica. Rinarrare richiede uno sguardo alla migrazione come caratteristica, invece che come emergenza.

Per promuovere una nuova narrazione della realtà migratoria, Esserci ha sviluppato diversi progetti: Rigenerare i legami ha previsto una serie di azioni studiate dalla rete NOMiS per favorire la sensibilizzazione su queste tematiche: incontri con le scuole e con la cittadinanza, organizzazione di feste ed eventi per far incontrare elementi di cultura; Esserci Story Lab, settore della cooperativa che si occupa di produzione cinematografica, ha realizzato il cortometraggio CABU CABU 011, che ha cercato di offrire un contributo per cambiare la narrazione legata ai migranti e alla convivenza con nuovi cittadini.

La società sta cambiando in relazione all’incontro tra culture, abitudini, usi e costumi di tutti: Esserci vuol dire anche Essere cambiamento. Beni, nella vita di Amir, ha potuto essere sostegno e cambiamento, e Amir, a sua volta, ha deciso di farsi portatore di cambiamento sociale in una cultura diversa da quella in cui è cresciuto.

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Centro di accoglienza di primo livello e alloggio residenziale di secondo livello, entrambi destinati all’accoglienza temporanea di uomini stranieri, richiedenti asilo o rifugiati, in età compresa tra i 18 e i 65 anni. Per accedere alle strutture occorre una segnalazione da parte dell’Ufficio Stranieri della Città di Torino, con la predisposizione di un progetto individuale. La permanenza dura di norma per un periodo massimo di 6 mesi eventualmente prorogabili.

Paradero è un progetto che fa parte della rete NOMiS – Nuove Opportunità per Minori Stranieri, promossa dalla Compagnia di San Paolo. Lavora in particolare con ragazz* e famiglie provenienti dall’America Latina offrendo accoglienza, orientamento e accompagnamento. Gli interventi sono inoltre finalizzati a offrire ai giovani che arrivano un aiuto pratico per un inserimento più semplice nel nostro contesto.

info
tel 328 2865482
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Progetto di Educativa di Strada finanziato dalla Compagnia San Paolo che si articola in diversi interventi: lavoro di strada, presa in carico di minori, orientamento e accompagnamento all’interno della rete dei Servizi territoriali. Risponde all’esigenza di offrire riferimenti costruttivi di sostegno ed accompagnamento ai minori (preadolescenti, adolescenti e giovani adulti), con focus specifico sui minori stranieri, favorendo esperienze di accoglienza positiva, di cittadinanza attiva e di protagonismo giovanile, nell’ottica di rendere visibili ed esprimibili i loro bisogni e intervenire sulla comunità educante, diventando “ponte” in progetti di integrazione sociale.

info
345 657 2949
389 623 2173
edu_stre3t@esserci.net

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“Never Alone, per un domani possibile”, è un’iniziativa promossa da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Enel Cuore, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Fondazione Peppino Vismara, inserita nel quadro del Programma europeo EPIM “Never Alone – Building our future with children and youth arriving in Europe”.
progetto Tutori Sociali

Progetto di accoglienza e assistenza per pazienti richiedenti asilo e rifugiati in condizione di vulnerabilità e disagio mentale.

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